Politica
26 Agosto 2014
Minoranza bacchettata per l'odg sul patto tra i sindaci delle città emiliane

Un consiglio comunale “straordinariamente inutile”

di Daniele Oppo | 3 min

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“Una città sicura si cura di tutti i suoi cittadini, non li lascia dormire per strada, li fa sentire sicuri di potere esprimere liberamente la propria opinione, li rende partecipi delle decisioni che li riguardano”. E’ il concetto di sicurezza che promuovono Fiorentini, Poli e Atik, candidati per la Lista Civica Anselmo Sindaco

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WP_20140825_002Un “consiglio straordinariamente inutile”. Forse la sintesi migliore la offre il consigliere di maggioranza Alberto Bova nel suo intervento durante la dichiarazione di voto sull’ordine del giorno presentato compattamente dalla minoranza nel consiglio comunale straordinario di fine agosto.

In discussione c’era ‘l’incontro di fine luglio del sindaco Tiziano Tagliani con i sindaci della città metropolitana di Bologna e dei Comuni di Modena e Reggio Emilia per definire azioni comuni su temi condivisi’. Un odg per impegnare il sindaco “a riferire in merito ai presupposti politici ed ai contenuti esatti degli accordi eventualmente sottoscritti con i sindaci” e a impegnarsi “affinché ogni qualsivoglia iniziativa che coinvolga il nostro Comune in scenari di possibili alleanze a qualsiasi titolo disegnate, con altri Comuni o realtà amministrative contermini sia preventivamente presentata, discussa e approvata in Consiglio Comunale […], coinvolgendo per quanto possibile nel confronto le associazioni di categoria, le rappresentanze sindacali ed altre istituzioni locali, quali la Camera di Commercio, l’Università, ecc”.

Una richiesta, presentata a nome di tutta l’opposizione da Vittorio Anselmi (FI)  – che ha accusato il sindaco di non essere in sintonia con i cittadini, oltre che “poco aperto al dialogo” -, basata sulla trasparenza e la partecipazione su temi quali la sanità (Area Vasta) e l’Università e che ha provocato la reazione stizzita di Tagliani: “Mi state chiedendo di convocare un consiglio comunale ogni volta che incontro il sindaco di un’altra città? Facciamolo, ma non è così che funzionano le cose. Non discuto della legittimità della vostra richiesta – spiega Tagliani – ma la sua pretestuosità e della mancanza di consistenza della richiesta. Non c’è nessuna delibera, nessun programma, non cambiano gli assetti organizzativi, è stata solo una consultazione indetta dal sindaco di Bologna in vista della costituzione della città metropolitana, della situazione delle Province e del fatto che la Regione è senza presidente. Abbiamo parlato di trasporti, formazione, fondi strutturali, non faccio il battitore libero quando è necessario costruire relazioni forti anziché scoprire dopo che gli altri si sono messi d’accordo. Sono andato a Bologna e se ce ne sarà bisogno ci tornerò ancora, anzi, data la situazione, ci tornerò sicuramente”. E, riferito alle accuse di Anselmi: “Lei mi dice che non sono in sintonia con i cittadini, ma solo pochi mesi fa mi pare di aver vinto le elezioni a larga maggioranza, prendendo quasi 40mila voti in più di lei (Anslemi, ndr). Forse, se c’è qualcuno non in sintonia con i cittadini è lei. E giunto il momento che vi misuriate voi con la sintonia della città”.

Ancora dall’opposizione, Ilaria Morghen ha spiegato il senso dell’odg come una questione di diritto all’informazione per i cittadini in assenza di processi partecipativi che li coinvolgano nelle decisioni, ma anche in questo caso il sindaco ha avuto gioco facile nella sua replica: “Questo consiglio è nato da un comunicato stampa del Comune di Bologna sull’incontro con gli altri sindaci e da una mia intervista a un quotidiano – risponde Tagliani -, da allora non è successo più nulla”.

“Siamo venuti per ascoltare le proposte della minoranza apprendendo tutto da un annuncio sulla stampa dato prima che venisse protocollata la richiesta – punzecchia il capogruppo Pd Luigi Vitellio -, ma bastava un question time o un’interpellanza per le vostre richieste. Oggi – attacca il consigliere Pd -. avete causato una perdita di denaro per la comunità, questo consiglio è inutile più che straordinario”. Parole riprese poi anche da Alberto Bova (Ferrara Concreta) che ha chiosato: “Questo è un consiglio straordinariamente inutile”.

Con il voto contrario di Pd e Fc (a favore FI, M5S e LN Padania) il documento è stato respinto dall’assemblea, con un’ulteriore beffa per l’opposizione, uscita malconcia dal confronto: Francesco Rendine (Gol), uno dei firmatari, si è infatti astenuto.

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